#Malossi60 | 1996: velocità e potenza senza compromessi con Piaggio Zip SP

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Il piccolo e pepato scooter di casa Piaggio diventa la prima scelta per le competizioni scooter internazionali: Malossi sviluppa kit dalle prestazioni mai raggiunte prima.

Partendo dallo sviluppo delle parti speciali marchiate MHR dedicate al primo scooter raffreddato a liquido di casa Piaggio, l’indimenticabile Quartz, Malossi continua la sua ricerca verso prestazioni sempre più estreme, individuando dopo diversi test lo Zip Sp come il veicolo più adatto a essere preparato per le competizioni in pista.

Malossi_GAS_01

Dal 1996 il catalogo di parti speciali dedicate a questo piccolo bolide non ha mai smesso di crescere, a partire dai primi kit che comprendevano un cilindro in alluminio, molto più prestazionali rispetto ai precedenti cilindri in ghisa.

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Una potenza più elevata ha obbligato l’ufficio tecnico Malossi a sviluppare parti speciali in grado di gestirla al meglio e scaricarla a terra: per la prima volta dalla sede di Calderara di Reno vengono prodotti alberi motore a spalle piene e una centralina per controllare al meglio tutta l’elettronica dello scooter.

I test in pista svelano nuove necessità per il team ufficiale, che manifesta l’esigenza di sospensioni capaci di donare allo scooter una maggiore rigidità e la possibilità di regolazioni specifiche. La soluzione a questa sfida si chiama RS24, il nuovo brand che identifica le sospensioni scooter specifiche per la pista e che alza il livello di qualità di questa componente, introducendo per la prima volta su questo tipo di veicoli ammortizzatori a gas.

In questi anni nasce un altro importante brand Malossi che sarà destinato a una lunga storia che arriva fino ad oggi: 7.1, l’olio ideale per le competizioni, nato proprio per assicurare le migliori prestazioni in pista.

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Con l’aiuto di Mauro Sanchini, pilota ufficiale del team Malossi fino al 1998, più volte vincitore del titolo, lo sviluppo dello Zip SP del team arriva a livelli mai raggiunti in precedenza con altri scooter, riducendo la componentistica di derivazione Piaggio al solo telaio e carter motore.

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Lo Zip che vedete in queste fotografie è proprio quello ufficiale di Sanchini, che nel 1998 conclude la sua avventura in sella agli scooter per approdare al campionato Superbike, arricchito da un’esperienza pluriennale che gli ha dato capacità tecniche e di messa a punto del veicolo, oltre che grande divertimento.

Nel prossimo articolo parleremo per la prima volta di quattro tempi: un’altra sfida che l’azienda ha affrontato e superato con grande capacità, affrontando un mercato completamente diverso rispetto a quanto raccontato fino a questo punto.

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